Chi Siamo

da Aritzo a Quartucciu

Zia Peppina

come tutto è iniziato

Nel Paese le maestre dolciarie si contavano sulle dita di una mano. Tra queste Peppina che si affaccendava nel forno a legna preso in affitto, per soddisfare le richieste dei suoi compaesani.
I dolci tradizionali hanno sempre avuto molta importanza nella vita sociale, anche a carattere votivo, un regalo prezioso per sottolineare, un momento solenne, ricambiare un favore ricevuto. Antiche ricette tramandate oralmente da generazioni, pochi semplici ingredienti offerti da una terra generosa che la fantasia dei nostri avi trasforma in decine di dolcetti di forma e sapori differenti.
il trasferimento in città

Zia Peppina negli anni Settanta dovette trasferirsi in città per lavoro, riprendendo la tradizione di mastra dolciaria timidamente e facendosi strada in un contesto molto diverso da quello di Aritzo.
Negli anni la voce sulle abili mani di Zia Peppina da Aritzo si sparse anche a Cagliari e successivamente a Quartucciu, dove la famiglia si trasferì poco più tardi.
zia peppina apre a Quartucciu

Abbiamo raccolto questa eredità senza aggiungere ne togliere niente al tesoro regalatoci, e quella che era una passione si è piano piano trasformata in professione. Abbiamo aperto nel 1984 un piccolo laboratorio dove tutt’ora gran parte del lavoro viene svolto manualmente travasando i saperi di Zia Peppina e soprattutto la passione alle generazioni successive. Portiamo avanti questo patrimonio culturale affinché non vada disperso.